Schmid porta Brera in produzione
La collaborazione tra Schmid e le scuole fa parte della filosofia aziendale che vuole accompagnare i futuri professionisti del settore verso il mondo del lavoro, a cominciare dagli anni di studio. L’Accademia di Belle Arti di Brera è una delle Istituzioni con cui Schmid collabora da più tempo e quest’anno due studentesse vedranno realizzate le loro creazioni.
Non è facile per un giovane designer vedere realizzate le proprie creazioni. Oltre al talento, ci vuole costanza e a volte anche fortuna. Anna Antonicelli e Simona Valotti, due studentesse del corso di Disciplina di Cultura Tessile dell’Accademia di Belle Arti di Brera, diretto dalla Prof.ssa Livia Crispolti, rielaborando dei tessuti che Schmid ha fornito all’Accademia, hanno visto le loro creazioni presentate lo scorso febbraio in Fiera a Milano e, dato il buon riscontro ottenuto dal pubblico, oggi realizzate come prodotti della collezione A/I della Schmid.
“Ritengo che poter offrire la possibilità di poter collaborare con le aziende sia assolutamente fondamentale per noi studenti. In questo modo possiamo cominciare a conoscere quella che potrebbe essere una realtà lavorativa successiva a quella accademica.” – queste le parole di Simona Valotti, a cui abbiamo anche chiesto di spiegarci il risultato del suo lavoro: “Il tessuto che ho utilizzato mi ha colpito fin da subito per la sua particolare texture glitterata, a cui mi sono ispirata per la realizzazione del campione. Ho riprodotto un motivo di intrecci di filati che dessero una visione nuova al tessuto stesso. Mi piacerebbe avesse un nome nuovo, magari la fusione di LANA e LUREX, come per esempio LANUREX”.
Collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Brera – disciplina di Cultura Tessile – Prof.ssa Livia Crispolti.
Anna Antonicelli, invece è stata ispirata dai pois: “il fatto che fossero tutti equidistanti e disposti simmetricamente mi ha fatto pensare che avrei potuto usarli come punti di riferimento e quindi vertici dei triangoli che ho intagliato nella stoffa. Il prodotto non ha un nome ma diverse volte mi hanno detto che i triangoli ricordavano dei ravioli. Potrei chiamarlo cosi!”.
Entrambe queste creazioni saranno disponibili tra i prodotti esclusivi dell’azienda di San Giuliano realizzati su richiesta delle grandi maison.