Esperienza da vendere
Un compito delicato: Maria Vittoria Capocelli si occupa di analizzare i dati e individuare le nuove opportunità di business. Un solido background di marketing, poi il colpo di fulmine per la moda. In questa chiacchierata, un altro dei "volti nuovi" di Schmid ci racconta il suo lavoro quotidiano
Il mondo del fashion è fatto di dettagli. Quello di Maria Vittoria Capocelli, business development manager di Schmid, anche di numeri. Il suo compito, infatti, è quello di analizzare i dati di business dell’azienda e individuare nuove opportunità in accordo con il management aziendale. «Dall’analisi di questi dati – racconta Maria Vittoria – partono gli input per i nostri sales manager, che riguardano sia i clienti esistenti che i potenziali».
Ma le sue attività non finiscono qui, come racconta lei stessa in questa intervista.
Maria Vittoria, puoi raccontarci nel dettaglio di che cosa ti occupi?
«In pratica, faccio da trait d’union tra il settore commerciale e la produzione: ascolto le esigenze provenienti dai nostri sales manager e le riporto al nostro interno. L’obiettivo principale è quello di rispondere in maniera puntuale e precisa a tutti gli input. Inoltre, contribuisco al controllo dei processi commerciali e di marketing dell’azienda, dall’inizio fino al raggiungimento degli obiettivi».
Sei in Schmid da poco più di un anno. Che cosa ti ha colpito dell’azienda?
«La mentalità. C’è tanta voglia di cambiamento e ognuno dà il massimo per contribuire a raggiungere i risultati. In questi mesi ho imparato molte cose con le quali, nonostante la mia esperienza, non mi ero mai confrontata. Ma ho messo a disposizione di Schmid le competenze che ho acquisito nella mia carriera professionale e di questo sono molto contenta».
Quali sono, a tuo avviso, i tuoi punti di forza?
«Ho fatto esperienza in aziende diverse, sia in multinazionali che in società di dimensioni minori: questo mi ha consentito di conoscere metodi di lavoro differenti e di entrare in contatto con molte persone. Ho imparato tanto in questi anni e ora posso dire di avere competenze solide non solo nel marketing, ma anche nel commerciale. Inoltre, mi considero una persona ottimista e sempre positiva, il che non guasta mai».
Un’ultima domanda: che cosa significa per te lavorare nel mondo della moda?
«Mi sono laureata in economia aziendale all’Università di Bologna e mai avrei pensato di lavorare in questo settore. Un anno fa, quando la mia strada ha incrociato quella di Schmid, ho subito capito che questa esperienza poteva rivelarsi molto interessante: e ogni volta che ascolto designer e cool hunter discutere di trend e materiali ne ho la conferma. È un mondo emozionante, non c’è dubbio».