I prezzi calano, la qualità no
Dal 1° marzo i prezzi dei prodotti Schmid sono stati ridotti di circa il 10 per cento, per aiutare i nostri clienti a essere ancora più competitivi sui rispettivi mercati. Ma gli standard di qualità e l'affidabilità di Schmid rimangono alti
«Si parla tanto di servizio ai clienti e di rilancio dei consumi. Ma quale migliore dimostrazione di concreto supporto ai propri clienti ci può essere più che abbassare i prezzi tenendo ferma la qualità?». Lo spiega senza giri di parole Paolo Ciccarelli, presidente e ceo di Schmid: «Il nostro settore sta vivendo una fase delicata: la stagnazione dei consumi dura ormai da molto tempo e il contesto in cui ci muoviamo è sempre più competitivo. Per questo motivo abbiamo deciso di schierarci al fianco dei nostri clienti e di ridurre i prezzi dei nostri prodotti di circa il 10 per cento a partire dal 1° marzo».
Ridurre i prezzi, naturalmente, non è facile e richiede efficienza e conoscenza del mercato. Nel caso specifico di Schmid, l’efficienza scaturisce dall’accurata selezione dei fornitori, dalla gestione “just in time” della produzione, dalla riduzione delle spese non produttive, dai minori oneri finanziari; il tutto condiviso tra azienda e clienti.
E la nuova politica dei prezzi di Schmid non si esaurisce qui: l’azienda, infatti, garantisce anche di farsi carico di eventuali rincari derivanti dalla debolezza dell’euro nei confronti delle valute estere. E a breve sarà anche attivo un pricing specifico, decrescente in funzione dei volumi di acquisto. «Non un’operazione temporanea, insomma – conclude Ciccarelli – bensì un vero e proprio metodo per condividere con i nostri clienti i recuperi di efficienza e produttività che via via stiamo ottenendo e offrire loro il giusto value for money».