Giovane ma con la stoffa
Novità in Schmid. Un volto nuovo nell’area stile e ricerca della società: competenze tecniche, conoscenza del mercato, attitudine al lavoro di squadra ed entusiasmo le caratteristiche della nuova responsabile Elena Marradi. Conosciamola meglio
«Potrei dire che tutto è iniziato con un piccolo libro su Coco Chanel regalatomi da mio nonno. Avevo solo 12 anni, ma mi sono subito innamorata del personaggio e di questo settore: da quel momento ho capito quale sarebbe stata la mia strada». Con queste parole Elena Marradi descrive la sua passione per il settore della moda e per il suo lavoro: a meno di 30 anni, infatti, ha già una notevole esperienza nel settore e solide competenze alle spalle che da poche settimane ha messo al servizio di Schmid. Da aprile, infatti, si occupa dello sviluppo di prodotti speciali relativi alla collezione autunno/inverno 2016-2017 e dal prossimo 1° luglio sarà la nuova responsabile dell’area stile e ricerca della società. La chiacchierata con Elena parte proprio da qui.
Elena, quale sono le tue sensazioni dopo queste prime settimane in Schmid?
«Innanzitutto, è un onore per me lavorare in un’azienda con una simile storia alle spalle: Schmid è una realtà leader nel settore converter, in grado di coniugare una solida tradizione con una grande attitudine all’innovazione e al cambiamento».
Che cosa ti ha colpito di più dell’azienda?
Sono affascinata dal progetto: attorno a me c’è tanto dinamismo e una continua attenzione al prodotto e al servizio e credo che anche i clienti abbiano ormai capito e apprezzino questa mentalità. Anche il team è molto affiatato: tutti lavorano per raggiungere gli obiettivi che si sono prefissati. Sono contenta di aver intrapreso questo percorso».
Facciamo un piccolo passo indietro: puoi raccontarci come è iniziata la tua carriera?
«Ho studiato alla Naba, la Nuova Accademia di Belle Arti di Milano. Ho conseguito prima il bachelor degree in Fashion e Textile design e poi il master degree in Textile e Material design. Ma il mio rapporto con la Naba è proseguito anche dopo gli studi: ho lavorato presso Futurarium, l’ufficio che si occupa dell’organizzazione di contest e partecipato alla realizzazione di eventi di moda. In questo periodo ho avuto la fortuna di collaborare con Orietta Pelizzari, una delle migliori cool hunter in circolazione (anch’essa consulente di Schmid, ndr), diventando la sua assistente: mi sono così avvicinata al mondo della ricerca, soprattutto nei settori della calzatura e della pelletteria, ed è scattata subito la scintilla».
Ma le tue esperienze non finiscono qui…
«No, infatti. Ho lavorato con Ars Sutoria e Ars Arpel Group, per i quali mi sono occupata sia di tematiche formative ed editoriali, come fashion editor, sia di ricerca e sperimentazione di nuovi materiali. Come consulente, poi, ho collaborato con alcuni brand internazionali, tra cui Sarah Flint, un marchio di scarpe di lusso di New York, per il quale ho curato lo sviluppo dei materiali e mi sono occupata, insieme al resto del team, dello sviluppo tecnico e del follow up sulle collezioni».
Un bagaglio notevole di esperienza, quindi. Qual è il contributo che pensi di portare in Schmid?
«Sono una persona molto flessibile, che si adatta bene in ogni situazione. Mi piace studiare i nuovi prodotti e proporre soluzioni che possano aiutare i clienti nella loro costante attività di ricerca. Pur avendo lavorato molto come consulente, ovunque sono andata ho sempre “giocato per la squadra” e cercato di costruire ottimi rapporti con tutti. Lavorare in team mi piace e in Schmid questa è la regola».